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STESSI SINTOMI MA DIVERSI RIMEDI

  • Immagine del redattore: Cristina Covelli
    Cristina Covelli
  • 12 mag 2021
  • Tempo di lettura: 1 min

Un caso trattato dal dottor Bach fu un ragazzino di 8 anni asmatico dalla nascita, ai cui genitori era stato prognosticato che tale sarebbe rimasto per sempre. Era un bambino vivace, felice, pieno di vita ed interessi che si sforzava di sorridere e di ridere persino durante i suoi tormentosi attacchi d'asma, mentre lottava per riuscire a respirare. In questo caso il rimedio più adatto era Agrimony, che fu somministrato per tre mesi. Il bambino ebbe tre leggeri attacchi d'asma il primo mese ma non ci furono altre ricadute nei mesi e negli anni successivi.

Un altro caso è quello di una donna di trentasei anni da sempre sofferente di asma. Sette anni prima aveva perso la sua bambina e lei continuava a sedere ogni giorno davanti la foto della figlia e a piangere; viveva come in un sogno, occupandosi poco o niente del resto della sua famiglia. Questo stato mentale indicava Clematis e infatti, dopo averne assunto due flaconi, la donna incominciò a ritrovare la gioia di vivere e a interessarsi alla casa. Gli attacchi asmatici cessarono dopo il primo flacone e a distanza di tre anni non era ancora stata segnalata alcuna ricaduta.

Questi due casi confermarono al dottor Bach la teoria che persone affette dalla stessa malattia potevano aver bisogno di diversi rimedi perché diversa era la loro tipologia caratteriale: la paziente asmatica aveva bisogno di Clematis, mentre il bambino asmatico di otto anni aveva trovato giovamento con Agrimony; la prima era sognatrice e apatica, l'altro felice, allegro e attento, anche se erano afflitti dalla stessa malattia. (Tratto da "La vita e le opere di Edward Bach" di Nora Weeks)



 
 
 

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CRISTINA COVELLI

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